Amazon lancia la sfida a Starlink: con il progetto Kuiper parte la corsa al dominio spaziale

Il 9 aprile 2025 segna una data storica per Amazon: la compagnia di Jeff Bezos ha effettuato con successo il primo lancio operativo dei satelliti del Progetto Kuiper, il suo ambizioso piano per entrare nel mercato globale dell’internet satellitare. Con 27 satelliti ora in orbita, Amazon si lancia ufficialmente nella corsa contro Starlink, la già consolidata rete di Elon Musk che domina attualmente il settore.

Il Progetto Kuiper prevede la messa in orbita di 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa, con l’obiettivo di portare connettività ad alta velocità anche nelle aree più remote del pianeta. L’iniziativa, che richiederà oltre 80 lanci spaziali, rappresenta un investimento di circa 10 miliardi di dollari e un banco di prova per le capacità aerospaziali di Amazon.

Il principale concorrente di Kuiper è Starlink, il servizio di SpaceX che conta già oltre 8.000 satelliti attivi e più di 5 milioni di utenti nel mondo. La rete di Musk ha avuto anni di vantaggio e una grande frequenza di lancio: una parte del loro satellite Falcon 9 è progettato per ritornare sulla Terra dopo il distacco e può essere riutilizzato più volte, riducendo enormemente i costi rispetto ai razzi tradizionali, che vengono completamente distrutti dopo ogni lancio. Amazon, d’altro canto, deve ancora affrontare il difficile compito di aumentare il ritmo produttivo dei propri satelliti (attualmente ben al di sotto di un’unità al giorno) per riuscire a rispettare i termini imposti dalla FCC (Federal Communications Commission): almeno 1.600 satelliti in orbita entro luglio 2026.

Non si tratta solo di una corsa tecnologica: il progetto Kuiper è anche una mossa geopolitica ed economica. Offrendo connessioni internet a basso costo, Amazon mira a ridurre la dipendenza dai servizi di SpaceX e a costruire una propria infrastruttura globale per il futuro del cloud computing, dell’e-commerce e della logistica.

Il servizio Kuiper dovrebbe essere operativo entro la fine del 2025, ma la strada è ancora lunga. Bezos scommette su una rete che possa connettere il pianeta e rafforzare ulteriormente l’ecosistema Amazon.

Aurora Giugliano, 3^E

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