India e Pakistan sull’orlo del conflitto

La tensione tra India e Pakistan ha raggiunto livelli critici dopo l’Operazione Sindoor, lanciata
dall’India il 7 maggio in risposta all’attacco terroristico di Pahalgam del 22 aprile, che ha
provocato la morte di 26 turisti indiani, per lo più di fede induista.


L’Operazione Sindoor: obiettivi e reazioni
L’India ha condotto raid aerei e missilistici su nove località in Pakistan e nel Kashmir
amministrato dal Pakistan, dichiarando di aver mirato a infrastrutture terroristiche legate ai
gruppi Lashkar-e-Taiba e Jaish-e-Mohammed. Secondo fonti ufficiali, oltre 70 militanti
sarebbero stati eliminati. Pakistan ha denunciato l’attacco come un atto di guerra,
accusando l’India di aver colpito aree civili, tra cui moschee e quartieri residenziali,
causando la morte di almeno 26 civili, tra cui donne e bambini .
La risposta di Islamabad
In risposta, il Pakistan ha abbattuto cinque aerei da combattimento indiani e distrutto un
quartier generale di brigata, oltre a numerosi posti di controllo. Sono stati segnalati scambi
di artiglieria lungo la Linea di Controllo, con il bilancio di vittime che include almeno 10 civili
indiani uccisi.


Conseguenze internazionali e misure di emergenza
L’ONU, attraverso il Segretario Generale António Guterres, ha espresso preoccupazione per
l’escalation e ha esortato entrambe le nazioni a de-escalare la situazione. In Pakistan, è
stato dichiarato lo stato di emergenza nella provincia del Punjab, mentre in India sono stati
sospesi i voli internazionali diretti verso le zone di confine. Inoltre, è stato annunciato un
esercizio di difesa civile su scala nazionale, denominato “Operazione Abhyaas”, per
preparare la popolazione a possibili attacchi .
Un conflitto dalle radici profonde
Il conflitto tra India e Pakistan ha radici storiche profonde, risalenti alla divisione del
subcontinente nel 1947. La regione del Kashmir, contesa da entrambi i paesi, è stata teatro
di numerosi conflitti e tensioni. Entrambe le nazioni possiedono armi nucleari, aumentando il
rischio di una guerra su larga scala.
Prospettive future
La comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi, temendo che l’escalation
possa portare a un conflitto prolungato e devastante. La diplomazia rimane l’unica via
percorribile per evitare una guerra totale tra due potenze nucleari.

Gusta Sergio Ioan 4C

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