
Israele ha annunciato l’intenzione di occupare militarmente la Striscia di Gaza in modo permanente, dichiarando di voler eliminare la minaccia di Hamas e mantenere il controllo diretto del territorio. La decisione ha sollevato forti reazioni da parte di governi e organizzazioni internazionali, che temono una violazione del diritto internazionale e il rischio di un’escalation duratura.
Contemporaneamente, Tel Aviv ha bloccato quasi del tutto l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia e ha affidato la distribuzione degli aiuti a una società privata israeliana. Le ONG e le agenzie umanitarie hanno criticato duramente la scelta, denunciando gravi conseguenze per la popolazione civile: scarsità di cibo, medicinali e un sistema sanitario al collasso.
L’Unione Europea e diversi stati membri hanno espresso preoccupazione per le ricadute umanitarie e politiche, avvertendo che l’occupazione potrebbe compromettere la possibilità di una soluzione a due stati. La situazione a Gaza si aggrava di giorno in giorno, mentre cresce la pressione diplomatica su Israele.
Valentina Mule 5V