Addio a Papa Francesco

Roma, 28 aprile 2025 – Un silenzio solenne ha avvolto Piazza San Pietro questa mattina,
gremita da fedeli, capi di Stato e rappresentanti religiosi provenienti da ogni parte del mondo
per rendere l’ultimo saluto a Papa Francesco, scomparso lo scorso venerdì all’età di 88 anni.
Il funerale, celebrato sul sagrato della Basilica Vaticana, ha rappresentato il commiato a un
pontificato che ha lasciato un’impronta profonda nella storia della Chiesa cattolica e nel
cuore di milioni di persone.
Il rito funebre, presieduto dal Decano del Collegio Cardinalizio, si è svolto secondo la liturgia
prevista per i papi defunti, con alcune modifiche richieste dallo stesso Francesco nel corso
del suo pontificato, in linea con la sua visione sobria e umile della missione pastorale.
Una cerimonia sobria, ma carica di emozione
La bara, in legno semplice, è stata portata fuori dalla Basilica alle prime luci dell’alba, accolta
da un lungo applauso dei presenti. Nessun ostentato fasto, come voluto da Jorge Mario
Bergoglio, ma solo la croce, il Vangelo e un cuore colmo di gratitudine da parte di chi ha
vissuto il suo magistero.
Alla cerimonia hanno partecipato oltre 100 delegazioni internazionali, tra cui il Presidente
della Repubblica Italiana, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Patriarca Ecumenico
di Costantinopoli e leader di altre religioni, a testimonianza del grande rispetto interreligioso
costruito dal papa argentino durante i suoi dodici anni di pontificato.
Mentre le campane di San Pietro suonavano l’ultimo rintocco, le parole pronunciate anni fa
da Francesco durante il suo primo Angelus sembrano risuonare oggi più che mai: “Dio non
si stanca mai di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono.” Oggi, è il
mondo intero a chiedere perdono e a ringraziare. Addio, Papa Francesco.


Gusta Sergio 4C

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