Il prete originario di Specchia (LE) vittima di un’aggressione a Tor San Lorenzo

Biografia
Don Antonio Coluccia, nato a Specchia in provincia di Lecce, prima di diventare prete era dedito ad una vita lavorativa come tutti: aveva una vita politica e amorosa, coltivava interessi come tutti i giovani ragazzi e si immergeva totalmente nel mondo del lavoro, sicuro e determinato verso una vita a pieno regime. Nel 1996 Antonio decide di dare una svolta alla sua vita, fondando un’associazione di volontariato: da questo momento in poi aiuterà molteplici persone ad uscire dalla dipendenza dalle droghe, compirà svariati viaggi all’estero per aiutare le persone meno fortunate e darà giustizia a tutti gli emarginati combattendo la criminalità.
Le numerose minacce della Mafia
Don Coluccia durante il suo operato a contatto con i più deboli e gli emarginati non è visto solo come una figura rassicurante ma anche come una minaccia dalle associazioni criminali come la Mafia: numerose infatti sono state le minacce a seguito di interventi di notevole rilevanza. Nel 2012 Don Coluccia trasforma una villa confiscata al boss della Magliana in una casa d’accoglienza per i meno fortunati. Questa azione viene vista come un affronto alla magnificenza della Mafia, per questo motivo successivamente sarà minacciato più volte, anche con l’uso della violenza.

L’aggressione a Tor Bella Monaca
Il 29 agosto 2023 Don Coluccia, mentre svolgeva le sue ordinarie mansioni, viene affiancato da un motorino intento a colpirlo mortalmente: la scorta che si trovava al seguito di Don Coluccia riesce ad evitare che il presunto assassino potesse agire negativamente, interferendo sulla traiettoria del colpo. Dopo l’accaduto, Don Coluccia ha reagito positivamente, dichiarando come questi attentati alla sua vita siano solo ed esclusivamente di ispirazione per continuare con determinazione il suo operato, nel segno

della volontà di Dio.
Sonia Cipriano 5R