Il 21 gennaio 2025 alla Capital One Arena di Washington D.C. in occasione della cerimonia del 47’ presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Elon Musk, euforico per la vittoria di quest’ultimo, al grido di “il mio cuore è con voi” sembrerebbe aver fatto il saluto fascisa.
In molti si sono interrogati sulla validità di questo eclatante gesto chiedendosi se fosse intenzionale o meno.
Il celebre miliardario si è mostrato entusiasta per l’obiettivo raggiunto da Trump e grato del sostegno ricevuto dai suoi sostenitori.
Ma come ci è arrivato Elon Musk al fianco di Trump?
Elon Musk vive un’infanzia segnata da bullismo e solitudine e trova una via di fuga nei libri (ad 8/9 anni legge tutta l’enciclopedia) che gli fanno scoprire la sua passione per lo spazio. A soli 12 anni impara a programmare e sviluppa il suo primo videogioco: Blastar.
I primi investimenti
Nel 1990 a 19 anni si trasferisce in America e dopo essersi laureato in fisica ed economica, nel ‘95 insieme al fratello fonda la sua prima azienta: la Zip 2 (che vende a giornali mappe di città).
A questo punto della sua vita arriva a non avere soldi per l’affitto e a dormire in ufficio finchè Zip 2 non viene venduta nel ‘99 e dalle sue quote Musk guadagna 22 milioni di dollari (28 anni). Con il ricavato fonda insieme ad un socio X.com (una sorta di banca online) acquistato da ebay nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari. E con i 180 milioni che guadagna fonda SpaceX e diventa l’investitore principale di Tesla (specializzata in auto elettriche e pannelli solari).
Continua ad investire in società come Neuralink che punta a collegare il cervello umano ai computer attraverso dei cp.
Il personaggio pubblico
Da timido ingegnere Elon Musk si mostra sempre più presente sulle piattaforme e fa spesso apparizioni pubbliche.
La politica
Dalla sua iniziale posizione di sinistra, negli ultimi anni si vede schierato verso il centro destra. Si schiera contro il movimento woke che lui definisce come “woke virus” in quanto mentalità troppo tendente al politicamente corretto e quindi limitante per la libertà di pensiero e di parola.
Nell’ottobre del 2022 acquista Twitter per 44 miliardi di dollari rinominandolo “X” proprio perché secondo lui il social era diventato il principale mezzo del “woke virus”.
Incontro con Trump
Quando Musk decide di investire 70 milioni di dollari per sostenere la campagna presidenziale di Trump questo segna il suo definitivo passaggio politico verso la destra repubblicana lasciando però in molti sorpresi per le dichiarazione negative che il primo aveva rivolto verso il secondo.
C’è comunque da considerare che Trump avrebbe creato un dipartimento apposta per lui, il Doge (Department of Government Efficiency), un organismo esterno che dovrebbe semplificare la burocrazia e proporre riforme.
Preoccupazione dell’opinione pubblica
Con le aziende e siti da lui controllati, come Tesla e X, Musk ha accesso ai dati di chi ne fa uso ed è proprio questo che fa preoccupare l’opinione pubblica che è divisa tra chi lo stima come geniale imprenditore e chi non condivide le sue ambigue scelte politiche e non.
Ritornando ad oggi però le interpretazioni riguardo quanto successo sono varie in quanto il gesto di Musk, seppur molto simile a quello fascista, lascia anche pensare che possa essere stato semplicemente un saluto particolarmente sentito rivolto ai suoi sostenitori che come lui si sono mostrati fin da subito in visibilio.
C’è ancora chi ritiene invece che l’obiettivo di Musk sia stato quello di ottenere visibilità attraverso i media ed è il caso di Marco Travaglio nel programma “Accordi&disaccordi”.
Musk stesso si è difeso su x martedì mattina: “Francamente dovrebbero ricorrere a sporchi trucchi migliori. L’attacco del “tutti sono Hitler” ormai ha stancato”.
Rimane quindi a lui e ai suoi sostenitori fare i conti con le conseguenze del gesto consapevole o meno, che ha comunque suscitato polemiche da tutto il mondo.
Manzini Lucia 5S