la storia di un cane e un gatto che hanno salvato la vita a degli umani
Kabang Zamboanga City (Filippine) – Non aveva mantello da supereroe, né poteri straordinari. Aveva solo quattro zampe, un cuore immenso e un istinto che ha superato ogni istinto di sopravvivenza. Questa è la storia di Kabang, un cane randagio che, nel 2011, è diventato simbolo mondiale di altruismo e coraggio.
Era un pomeriggio come tanti. Due bambine stavano attraversando una strada trafficata di Zamboanga City, quando una moto è sopraggiunta all’improvviso. Pochi secondi, forse meno, eppure abbastanza perché Kabang, un cane meticcio che viveva con la famiglia delle piccole, si lanciasse in mezzo alla carreggiata, travolgendo la moto e le sue intenzioni mortali. Le bambine sono rimaste illese, Kabang no, l’impatto è stato devastante. Il cane ha perso metà del muso: la mascella superiore, il naso e parte del viso. L’immagine era terribile, eppure nessuno ha avuto il coraggio di “addormentarla”. Perché in quegli occhi, gonfi di dolore ma mai di rabbia, c’era qualcosa che parlava più forte di qualsiasi parola: la vita salvata valeva ogni ferita subita.
La storia ha fatto il giro del mondo. Una veterinaria californiana, commossa, ha avviato una raccolta fondi online. In pochi giorni, migliaia di persone hanno donato per portare Kabang negli Stati Uniti e permetterle un’operazione chirurgica ricostruttiva. L’intervento, complesso e delicato, non ha potuto ridarle un muso normale — ma le ha ridato la salute e la dignità.
Kabang è tornata nelle Filippine mesi dopo, tra applausi, lacrime e un’accoglienza da vera eroina. Le autorità locali le hanno persino conferito un riconoscimento ufficiale. Da randagia invisibile a simbolo nazionale.
Kabang è morta nel 2021, a circa 13 anni, tra le braccia della sua famiglia. È stata sepolta con onori e una lapide commemorativa. “Non era solo un cane,” ha detto la padrona, Christina Fabello, “era un angelo mandato per salvarci.”
Schnautzie Billings, Montana (USA) – Non ha abbaiato, non ha graffiato la porta. Ha solo fatto quello che sa fare meglio: essere presente, nel momento giusto. È così che Schnautzie, una gattina grigia di pochi mesi, è entrata nella storia — salvando i suoi padroni da una fine certa, grazie al suo olfatto e al suo istinto. Era la notte del 18 ottobre 2007 quando Trudy Guy e suo marito dormivano profondamente nella loro casa di Billings. Nessun rumore, nessun allarme. Solo un miagolio sottile, continuo. La piccola Schnautzie era salita sul letto e cercava di attirare l’attenzione della padrona, toccandole il volto con le zampette e continuando a vocalizzare.
All’inizio, Trudy pensava che volesse solo giocare o essere coccolata. Ma l’insistenza era diversa, più agitata. Si alzò. Fu allora che sentì un odore strano, dolciastro, che le tolse il fiato. Una fuga di gas. In pochi minuti, la coppia è uscita di casa e ha chiamato i vigili del fuoco. Gli operatori hanno confermato che il livello di gas era sufficiente a far esplodere l’intero edificio con una semplice scintilla. “Se non fosse stato per lei,” ha detto Trudy, “non saremmo qui a raccontarlo.”
Schnautzie è stata insignita del premio Purple Paw Award dalla Montana Animal Care Association. È diventata un simbolo locale di quanto i gatti, spesso sottovalutati rispetto ai cani, possano essere vigili, affettuosi e salvifici.
Noemi Catenacci 3A