Il prossimo conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco inizierà il 7 maggio 2025 nella Cappella Sistina, dove 135 cardinali elettori si riuniranno per scegliere il nuovo pontefice. Con 108 di questi cardinali nominati da Papa Francesco, è probabile che il nuovo papa prosegua la linea pastorale e riformista del pontificato appena concluso.
I principali cardinali papabili al nuovo pontificato risultato dunque essere:
Matteo Maria Zuppi (Italia, 69 anni)
Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e per le missioni di pace, come quella in Ucraina. Membro della Comunità di Sant’Egidio, rappresenta una figura di continuità con l’approccio pastorale di Papa Francesco.
Pietro Parolin (Italia, 70 anni)
Segretario di Stato Vaticano, ha una vasta esperienza diplomatica e ha giocato un ruolo chiave nell’accordo del 2018 tra la Santa Sede e la Cina sulla nomina dei vescovi. È considerato un candidato di compromesso, apprezzato per la sua capacità di mediazione.
Pierbattista Pizzaballa (Italia, 60 anni)
Patriarca latino di Gerusalemme, ha mostrato coraggio e leadership durante il conflitto israelo-palestinese, offrendo mediazioni e celebrando messe in zone di guerra. La sua esperienza in Medio Oriente lo rende una figura di rilievo.
Luis Antonio Tagle (Filippine, 67 anni)
Ex arcivescovo di Manila e attuale Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, è considerato il “Francesco asiatico” per il suo stile pastorale e la sua apertura. La sua elezione rappresenterebbe un segnale di attenzione verso l’Asia.
Fridolin Ambongo Besungu (Repubblica Democratica del Congo, 64 anni)
Arcivescovo di Kinshasa, è noto per il suo impegno nella giustizia sociale e nella pace in una regione segnata da conflitti. La sua elezione sarebbe storica, rappresentando il primo papa africano.
Péter Erdő (Ungheria, 72 anni)
Primate d’Ungheria e teologo di spessore, è considerato un candidato forte per l’ala conservatrice della Chiesa. La sua elezione potrebbe segnare un ritorno a una maggiore enfasi sulla dottrina.
Willem Jacobus Eijk (Paesi Bassi, 71 anni)
Arcivescovo di Utrecht, è noto per le sue posizioni ferme su questioni morali e dottrinali. La sua elezione rappresenterebbe una svolta conservatrice per la Chiesa.
Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo, 66 anni)
Arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, è considerato un progressista e potrebbe continuare le riforme avviate da Papa Francesco.
Timothy Dolan (Stati Uniti, 75 anni)
Arcivescovo di New York, è una figura carismatica e conservatrice, noto per la sua capacità di comunicazione e leadership. La sua elezione potrebbe rafforzare la presenza della Chiesa in Nord America.
Il prossimo conclave si presenta come uno dei più aperti e imprevedibili degli ultimi decenni. Con una maggioranza di cardinali elettori nominati da Papa Francesco, è probabile che il nuovo pontefice prosegua sulla linea delle riforme e dell’apertura. Tuttavia, le dinamiche interne al Collegio cardinalizio e le diverse sensibilità teologiche e pastorali renderanno la scelta del nuovo papa un momento cruciale per il futuro della Chiesa cattolica.
Antonio Manzini 3R