Roma in delirio: bentornato Jannik, dopo tre mesi la scena è ancora tua

Trascorreva la mattina del 15 febbraio quando televisioni e giornali hanno divulgato la notizia del patteggiamento di Jannik Sinner nei confronti della Wada nel caso Clostebol, che lo aveva reso protagonista di un processo con annessa gogna mediatica.
A ripensarci oggi sembra un’epoca fa, ma la scena è ancora tutta per il nostro campione italiano, che dopo 3 mesi è tornato a scendere in campo per un match del circuito ATP, quale occasione migliore se non a Roma in un foro Italico gremito per lui.

La positività al Clostebol e l’inizio di un anno travagliato

Tutto ebbe inizio quando nei test antidoping effettuati nel marzo 2024 (torneo di Indian Wells) il tennista altoatesino risultò positivo alla sostanza Clostebol, steroide anabolizzante proibito, trovato nel suo corpo con concentrazione inferiore a un miliardesimo di grammo per millilitro.

La percentuale dovrebbe essere sufficiente ad assolvere il campione e affermare che dall’assunzione non può aver tratto vantaggio nelle prestazioni sportive.

E’ emerso che la causa è da attribuire ad un errore del suo staff, nello specifico del suo precedente fisioterapista Naldi, che ha utilizzato uno spray contenente Clostebol per curargli una ferita alla mano e ha così immesso la sostanza nel suo corpo.

Seppur con rammarico Jannik lo ha prontamente licenziato.

Nonostante ciò, probabilmente per l’ignoranza dell’opinione pubblica e per l’invidia di alcuni dei suoi colleghi come l’australiano Nick Kyrgios, sui social attorno al ragazzo di San Candido si è creata una vera e propria gogna mediatica che deve aver influito sul morale del campione Slam.

Sul campo risultati strepitosi: dal traguardo di numero uno al mondo al terzo slam

Questo caos non ha impedito però, ad una mente fredda come la sua, di continuare a bruciare le tappe e raggiungere straordinari risultati, impensabili fino a qualche anno fa per il tennis singolare maschile italiano, quali:

  • 1° posizione nel ranking mondiale, raggiunta al termine del Roland Garros e difesa nei tornei successivi, tanto da essere mantenuta sino ad oggi nonostante i tre mesi di stop
  • vittoria dello US Open, secondo titolo Slam (sempre sul cemento) aggiunta a quella dell’Australian Open 2024
  • secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis con la nazionale capitanata da Volandri
  • vittoria delle ATP Finals di Torino senza perdere neanche un set
  • secondo trofeo a Melbourne, replicando l’annata precedente e raggiungendo il terzo titolo del Grande Slam

Le tappe del processo WADA: dalla prima assoluzione al patteggiamento

Il 19 agosto scorso, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha riconosciuto a Sinner l’assunzione accidentale della sostanza, assolvendolo da ogni colpa.

La WADA, però, nel settembre ha prontamente presentato il ricorso al TAS richiedendo per il ventitreenne una squalifica di durata compresa tra uno e due anni.

Il 10 gennaio vengono rese pubbliche le date dell’udienza al TAS, che corrispondono al 16 e 17 aprile dell’anno corrente.

Il 15 febbraio assistiamo ad un colpo di scena: la WADA annuncia che il numero uno al mondo ha scelto di collaborare e patteggia una sospensione di 3 mesi circa (9 febbraio – 4 maggio 2025) pur di uscirne pulito ed evitare condanne peggiori.

A prescindere da ciò Sinner, i suoi fan e gran parte dei tennisti del circuito sono consci che la punizione è probabilmente troppo severa e che un ragazzo come lui non avrebbe mai provato a imbrogliare e assumere quella sostanza di sua volontà, ma campioni onesti come lui ce ne sono pochi.

Anche se non fosse l’onestà la ragione che lo avesse spinto a patteggiare, come biasimarlo: dopo un anno intero di difficoltà, paura per il futuro, pensieri negativi e di inadeguatezza nell’ambiente togliersi il peso di questa spada di Damocle ed evitare sorprese spiacevoli dall’esito della sentenza è stata la scelta più saggia che potesse fare.

Fine dell’incubo e ritorno in campo contro Navone, il centrale è pazzo di te Jannik!

Dopo essersi finalmente lasciato alle spalle l’incubo Clostebol per Jannik Sinner è arrivata l’ora di tornare in campo.

Sabato 10 maggio, nella prima sfida del centrale il nostro numero uno sfida l’argentino Mariano Navone, avversario ostico, specie sulla terra e per un tennista che deve riprendere il ritmo partita dopo mesi lontano dai campi.

Nonostante ciò l’ostacolo Navone non rappresenta un problema per il nostro campione, che lo doma in due set con il punteggio di 6-3, 6-4 di fronte ad un centrale gremito ed impaziente di rivederlo in campo, che gli ha trasmesso tutto l’amore e la passione che non sono mai mancati da parte dei suoi fan, nonostante il periodo buio.

Proprio da quella passione travolgente Sinner dovrà ripartire, necessaria per riprendere subito il passo, confermarsi il migliore e lasciare che tutto questo resti solo un ricordo.

L’entusiasmo di Roma è dovuto probabilmente anche al dispiacere per la sua assenza nell’ultima edizione, che lo ha visto fuori dai campi della capitale per infortunio, generando nei tifosi grande dispiacere tramutatosi in voglia di averlo con sé da numero uno e campione di Davis, momento finalmente arrivato dopo lo scotto di una lunga attesa.

I prossimi obiettivi di Sinner tra conferme e nuovi traguardi

Adesso arriva la fase più importante dell’anno per Jannik, che dovrà difendere il suo primato con l’obiettivo di trionfare di nuovo nei tornei dello Slam, magari stavolta su una superficie diversa, come i prestigiosi campi del Roland Garros o l’ambita erba di Wimbledon.

E chissà che il Grande Slam possa non essere un sogno così lontano…

Federico Lenci 3A

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