
L’attrice e conduttrice televisiva italiana Sandra Milo è venuta a mancare a Roma lunedì 29 gennaio, circondata dall’amore dei suoi cari.
Nata in Tunisia nel 1933, Sandra Milo iniziò la sua carriera cinematografica negli anni ‘50: il primo ruolo importante arrivò con il film “Il generale Della Rovere” (1959) del produttore greco Moris Ergas, che poi sposò.
Raggiunse la notorietà nei decenni immediatamente successivi, a seguito della collaborazione con il rinomato regista italiano Federico Fellini.

La prima collaborazione tra i due avvenne nel 1963 con il film “8½”, in cui Sandra Milo interpretò una delle protagoniste del film. Il rapporto professionale tra i due si intensificò nel corso degli anni con altri successi quali “Giulietta degli spiriti” (1965) e “Satyricon” (1969). Fellini contribuì alla sua maturazione artistica, tra i due ebbe persino inizio una relazione destinata a durare 17 anni.
La sua carriera si estese anche oltre le frontiere italiane, tanto da ottenere riconoscimenti internazionali per la sua straordinaria versatilità e le sue abilità, come il doppio Nastro d’argento in quanto miglior attrice non protagonista.
Lavorò con registi di fama internazionale, consolidando la sua reputazione come una delle attrici più talentuose del cinema italiano.
Partecipò infatti come conduttrice in alcune puntate di Studio Uno sulla Rai. Tornò alla conduzione televisiva anche a seguito della vicinanza con Bettino Craxi, leader del Partito Socialista Italiano (PSI), per il quale prestò volto per alcune campagne elettorali.

Gli anni ’90 segnarono il suo passaggio in Mediaset, soprattutto come conduttrice, mentre nei Duemila si alternò tra televisione, teatro e partecipazioni a film. Il 28 aprile 2021 venne inoltre annunciato il suo Premio David di Donatello alla carriera.
In un panorama cinematografico in continua evoluzione, Sandra Milo si è dimostrata un’icona intramontabile, riuscendo a commuovere, ispirare e intrattenere il pubblico con incredibili abilità.
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