Un nuovo fenomeno sorprendente si è verificato in Antartide: sopra la regione di Maud Rise è stato osservato un vasto buco nel ghiaccio marino, grande quanto la Svizzera. Questo evento, noto come polinia, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale, che sta studiando le possibili cause e le conseguenze di questa apertura nel ghiaccio. Le polinie sono aree di mare aperto circondate da ghiaccio e rappresentano un laboratorio naturale per comprendere le dinamiche del clima antartico e i cambiamenti in atto nell’oceano australe.
Le possibili cause
Uno studio recente ha rivelato come le enormi aperture, grandi come città, che si stanno formando sulla piattaforma di ghiaccio dell’Antartide potrebbero essere favorite da alcuni fenomeni, in primis il “trasporto di Ekman”.
Gli scienziati hanno infatti scoperto che questi eventi si formano a causa di masse di acqua oceanica calda che scioglie il ghiaccio dal basso, creando correnti di acqua dolce e calda che posizionandosi sopra l’acqua oceanica salata possono provocare la rottura della superficie creando dei fori giganteschi.
Se Il buco gigantesco che si è aperto sopra la regione di Maud Rise ha sollevato nuovi interrogativi sull’equilibrio climatico del pianeta;
già nel 1970 i ricercatori si erano occupati di questo fenomeno ma recenti studi hanno evidenziato una serie di fattori come le tempeste extratropicali, ormai più frequenti con l’aumento delle temperature globali, essenziali per il mantenimento della grande voragine.
Proprio il cambiamento degli agenti atmosferici potrebbe alterare la distribuzione delle polinie con conseguenze radicali sulla fauna Marina.
La scoperta di una polinia così estesa fornisce agli scienziati un’occasione preziosa per studiare le interazioni tra ghiaccio marino antartico, correnti oceaniche e clima globale.
I dati raccolti permetteranno di aggiornare i modelli climatici e di anticipare le possibili evoluzioni del sistema climatico dell’oceano australe.
Comprendere meglio fenomeni come il trasporto di Ekman e il comportamento delle polinie è fondamentale per valutare l’impatto dei cambiamenti climatici su scala planetaria e per la conservazione degli ecosistemi polari.
Andrea Verderame 3Z